INTERNAZIONALISMO
L’associazione di Mutuo Soccorso è caratterizzata da una forte spinta internazionalista: ancor prima di iniziare la virtuosa esperienza delle Brigate Volontarie per l’Emergenza, dal 2008 organizziamo Carovane di Solidarietà all’interno della martoriata Striscia di Gaza, e sosteniamo in diversi modi il popolo del Kurdistan.L’obiettivo di ogni intervento è sempre stato slegato da logiche assistenzialiste e volto alla costruzione di reti di solidarietà solide, fatte di mutuo aiuto e reciproco scambio.
Oggi presentiamo il progetto che abbiamo fatto con GazaFreestyle in Palestina.La Striscia di Gaza è sempre stata una tappa fondamentale nella costruzione del nostro progetto. Qui abbiamo condiviso l’importanza e il significato del termine solidarietà, e il popolo gazawo ci ha insegnato e restituito forza e tenacia, ma anche coraggio e resistenza. Idee e valori senza i quali non potremmo portare avanti le nostre azioni quotidiane. Nella Striscia di Gaza vivono due milioni di persone, una prigione a cielo aperto assediata dall’occupazione israeliana e governata dalle leggi dell’islam politico radicale, sotto la guida del partito di Hamas.In questo contesto abbiamo deciso di creare una rete di solidarietà che attraversasse il Mediterraneo per approdare a Gaza.
Nel 2015 abbiamo creato il Gaza FREEstyle, grazie al sostegno e alla collaborazione di ACS – Associazione di Cooperazione e Solidarietà e del Centro Italiano Vik con sede a Gaza. Con quest’ultima esperienza abbiamo costruito due skatepark – uno al porto di Gaza e uno con parametri olimpici a nord della Striscia -, e abbiamo organizzato workshop di educazione sessuale e all’affettività con le donne, con laboratori di autodifesa, yoga, skate e scambio culturale.
Nel 2019 grazie ai fondi ricevuti dalla Cooperazione Italiana abbiamo avviato la costruzione del più grande skatepark del Medio Oriente e un centro polifunzionale destinato alle donne gazawe- il Green Hopes- nella zona a nord della Striscia, prossima al confine con Israele e luogo di frequenti bombardamenti. Purtroppo, a causa dello scoppio della pandemia non è stato possibile ultimare i lavori di costruzione del park che ci auguriamo possano essere ultimati al più presto.